Ho Visto un Fiore
A/V Installation, Stage Design
Ho visto un fiore è un’installazione multimediale che rende omaggio al pensiero e al lascito morale di Giacomo Matteotti, spostando l’attenzione dal tragico evento del suo assassinio al valore eterno delle sue parole e ideali.
Un telo nero semitrasparente diventa una superficie onirica dove le immagini proiettate si intrecciano con una narrazione poetica: una voce narrante recita frammenti di due discorsi chiave di Matteotti, rielaborati in forma di poesia.
Ombre e figure evanescenti danzano sullo schermo, evocando un dialogo visivo tra resistenza e fragilità, tra sogno e memoria. La proiezione è uno spazio fluido, attraversabile: oltre il telo si intravede uno spazio intimo, evocativo del luogo dove il protagonista trascorreva gran parte del suo tempo, immerso nella riflessione e nel lavoro, creando un’atmosfera di raccoglimento e memoria.
Sparsi nell’ambiente, vecchi tubi catodici trasmettono immagini d’archivio dell’epoca e interventi storici di Pietro Nenni e Sandro Pertini, creando un tessuto visivo e sonoro che amplifica il messaggio di libertà e giustizia sociale.
L’intera opera è immersa in una drammaturgia sonora originale, che accompagna il pubblico in un’ampia esplorazione delle emozioni umane. La melodia, nata dalla narrazione poetica, si evolve come un eco del pensiero di Matteotti, trasformando la sua lotta in un’eredità collettiva viva e pulsante.
Il risultato è un’esperienza dove la memoria di Matteotti si manifesta come un sogno fragile ma potente, un inno alla libertà e alla dignità umana.
L’installazione multimediale fa parte del progetto Matteotti uomo libero del Comune di Riano finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali. Ideato, progettato e realizzato da Studio Cliché.
Ideazione e progettazione scenica: Studio Clichè
A cura di Alessandro Roberti
Adattamento del testo: Giulia Pallotta
Drammaturgia Sonora: Carmine Iuvone
Testo interpretato da Giuseppe Ragone
Scenografia: Mostro Scenografia
Supporto Tecnico: Gilberto “Mastro” Bertoni
Riprese: Luca De Marinis
Si ringrazia la RAI Direzione Teche per aver gentilmente concesso il materiale filmato
2025
